• Il teatro non può cambiare il mondo, ma può cambiare le persone. Le persone, se vogliono, possono cambiare il mondo

    Bertolt Brecht

  • Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana

    Federico Garcia Lorca

  • Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita

    Eduardo De Filippo

  • Scrivere è annerire una pagina bianca; fare teatro, è illuminare una scatola nera

    Joël Jouanneau

  • Il cinema vi renderà famosi; la televisione vi renderà ricchi, ma il teatro vi farà bene

    Terrence Mann

Peppe Vignieri

Attore, Artista di strada, Performer, Direttore Artistico, Autore,

ma soprattutto

Giullare

Chi sono

Classe 1990 è Dott. in Scienze delle organizzazioni e delle amministrazioni complesse, laureatosi con il massimo dei voti all’Università degli Studi di Palermo, nel 2019, con una tesi sul Diritto all’Oblio.

Appassionato di teatro, dopo aver frequentato diversi corsi teatrali della città, durante la carriera universitaria, frequenta i due anni di laboratorio di formazione dell’attore del Teatro Libero di Palermo, e proprio in quegli anni comincia la sua carriera professionale. 

La lunga collaborazione con il Teatro Libero lo vede, ancora oggi, coinvolto in numerose produzioni teatrali e in numerose tournée in Italia e all’estero (nel 2017 in Argentina).

Nel 2013 fonda la compagnia de “I Trovatori” con i quali realizza e promuove il progetto teatrale “I Racconti di Sepillo di Ypsigro”, giullarate da lui scritte e dirette e interpretate dal suo giullare Sepillo da Ypsigro.

Dal 2021 è Direttore Artistico del festival estivo StraTeatro di Castelbuono. 

Nel 2022 si diploma in master presso il Centro Oida di Napoli, con il massimo dei voti, in La pratica pedagogica attraverso i linguaggi teatrali, con la tesi Il ritorno del giullare: un percorso di ricerca a partire dalla tradizione.

Conduce Workshop e laboratori teatrali.

Disponibile a consulenze teatrali, sia giuridiche che artistiche.

Spettacoli

Il Prestigio di un Popolo

L’arrubbatina di Sant’Anna

Chi è di scena

La merce più preziosa

Di Jean-Claude Grumberg
Regia Beno Mazzone
Con Giuseppe Vignieri e Giada Costa

I fatti raccontati da Grumberg in questa storia fanno riferimento al vissuto di una famiglia francese deportata nell’inverno del ’43. La merce più preziosa non è altro che un fagottino di bimba lanciato dal finestrino di uno di quei treni della morte che trasportavano gli ebrei verso i campi di concentramento. L’estremo tentativo di un padre di salvare uno dei suoi due gemelli. Dall’altro lato una misera coppia di taglialegna senza figli che ritrova il fagottino all’ennesimo passaggio del convoglio. La donna scopre che la guerra le ha fatto un dono; lotta con ogni forza per trovare il cibo e crescere la bimba come figlia sua, anche contro le resistenze del marito. Un teatro di narrazione realizzato a tre voci, due maschili e una femminile. Voci narranti i cui corpi diventano di volta in volta i personaggi narrati. Il senso de La merce più preziosa è racchiuso nelle parole dello stesso autore: “Ecco la sola cosa che merita di esistere nelle storie come nella vita vera. L’amore, l’amore che si da ai bambini, ai propri e a quelli degli altri”.

Trailer

La merce più preziosa

Di Jean – Claude Grumberg
Regia Beno Mazzone
Con Giuseppe Vignieri e Giada Costa

I fatti raccontati da Grumberg in questa storia fanno riferimento al vissuto di una famiglia francese deportata nell’inverno del ’43. La merce più preziosa non è altro che un fagottino di bimba lanciato dal finestrino di uno di quei treni della morte che trasportavano gli ebrei verso i campi di concentramento. L’estremo tentativo di un padre di salvare uno dei suoi due gemelli. Dall’altro lato una misera coppia di taglialegna senza figli che ritrova il fagottino all’ennesimo passaggio del convoglio. La donna scopre che la guerra le ha fatto un dono; lotta con ogni forza per trovare il cibo e crescere la bimba come figlia sua, anche contro le resistenze del marito. Un teatro di narrazione realizzato a tre voci, due maschili e una femminile. Voci narranti i cui corpi diventano di volta in volta i personaggi narrati. Il senso de La merce più preziosa è racchiuso nelle parole dello stesso autore: “Ecco la sola cosa che merita di esistere nelle storie come nella vita vera. L’amore, l’amore che si da ai bambini, ai propri e a quelli degli altri”.

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La merce più preziosa

Di Jean – Claude Grumberg
Regia di Beno Mazzone
Con Giuseppe Vignieri

I fatti raccontati da Grumberg in questa storia fanno riferimento al vissuto di una famiglia francese deportata nell’inverno del ’43. La merce più preziosa non è altro che un fagottino di bimba lanciato dal finestrino di uno di quei treni della morte che trasportavano gli ebrei verso i campi di concentramento. L’estremo tentativo di un padre di salvare uno dei suoi due gemelli. Dall’altro lato una misera coppia di taglialegna senza figli che ritrova il fagottino all’ennesimo passaggio del convoglio. La donna scopre che la guerra le ha fatto un dono; lotta con ogni forza per trovare il cibo e crescere la bimba come figlia sua, anche contro le resistenze del marito. Un teatro di narrazione realizzato a tre voci, due maschili e una femminile. Voci narranti i cui corpi diventano di volta in volta i personaggi narrati. Il senso de La merce più preziosa è racchiuso nelle parole dello stesso autore: “Ecco la sola cosa che merita di esistere nelle storie come nella vita vera. L’amore, l’amore che si da ai bambini, ai propri e a quelli degli altri”.

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https://youtu.be/tu97zcBHA8w

La merce più preziosa

Di Jean – Claude Grumberg
Regia di Beno Mazzone
Con Giuseppe Vignieri

I fatti raccontati da Grumberg in questa storia fanno riferimento al vissuto di una famiglia francese deportata nell’inverno del ’43. La merce più preziosa non è altro che un fagottino di bimba lanciato dal finestrino di uno di quei treni della morte che trasportavano gli ebrei verso i campi di concentramento. L’estremo tentativo di un padre di salvare uno dei suoi due gemelli. Dall’altro lato una misera coppia di taglialegna senza figli che ritrova il fagottino all’ennesimo passaggio del convoglio. La donna scopre che la guerra le ha fatto un dono; lotta con ogni forza per trovare il cibo e crescere la bimba come figlia sua, anche contro le resistenze del marito. Un teatro di narrazione realizzato a tre voci, due maschili e una femminile. Voci narranti i cui corpi diventano di volta in volta i personaggi narrati. Il senso de La merce più preziosa è racchiuso nelle parole dello stesso autore: “Ecco la sola cosa che merita di esistere nelle storie come nella vita vera. L’amore, l’amore che si da ai bambini, ai propri e a quelli degli altri”.

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La merce più preziosa

Di Jean – Claude Grumberg
Regia di Beno Mazzone
Con Giuseppe Vignieri

I fatti raccontati da Grumberg in questa storia fanno riferimento al vissuto di una famiglia francese deportata nell’inverno del ’43. La merce più preziosa non è altro che un fagottino di bimba lanciato dal finestrino di uno di quei treni della morte che trasportavano gli ebrei verso i campi di concentramento. L’estremo tentativo di un padre di salvare uno dei suoi due gemelli. Dall’altro lato una misera coppia di taglialegna senza figli che ritrova il fagottino all’ennesimo passaggio del convoglio. La donna scopre che la guerra le ha fatto un dono; lotta con ogni forza per trovare il cibo e crescere la bimba come figlia sua, anche contro le resistenze del marito. Un teatro di narrazione realizzato a tre voci, due maschili e una femminile. Voci narranti i cui corpi diventano di volta in volta i personaggi narrati. Il senso de La merce più preziosa è racchiuso nelle parole dello stesso autore: “Ecco la sola cosa che merita di esistere nelle storie come nella vita vera. L’amore, l’amore che si da ai bambini, ai propri e a quelli degli altri”.

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Il piccolo violino

Di Jean–Claude Grumberg
Regia Beno Mazzone
Con Giuseppe Vignieri, Giada Costa e Nicolò Prestigiacomo

Leo, artista e venditore ambulante, scopre il “segreto della felicità” per superare la solitudine di chi è costretto a fare un lavoro che lo porta sempre a viaggiare e lo regala a chi acquista qualcosa dal suo carretto pieno di ogni cianfrusaglia. Un giorno un cliente lo invita a conoscere Sarah, una ragazzina, nel piccolo Circo Universo dove lui stesso lavora sotto le grinfie del temibile direttore. Leo con Sarah, che scopre sordomuta, stabilisce un bel rapporto di padre, la educa e la sostiene, fino a quando…


Un racconto sul coraggio, sulla generosità espressa dagli umili, che invita ad avere fiducia nella vita, nell’altro e nell’amore, nonostante le ingiustizie.

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Connessi: Storie di cyberbullismo

Di Giada Costa e Giuseppe Vignieri
Regia Giada Costa e Giuseppe Vignieri
Con Giada Costa e Giuseppe Vignieri

La tecnologia è entrata nella quotidianità dei ragazzi, offrendo opportunità di crescita, cambiando abitudini e comportamenti, sino ad introdurre nuove modalità di comunicare e stare in contatto con il mondo. Eppure, questo “entusiasmo tecnologico” non ha tardato a mostrare il suo lato oscuro: fenomeni di prepotenza in rete come il cyberbullismo, si alimentano in un silenzio fatto di isolamento, assenza di contatti e offerte di aiuto. Le violenze virtuali tra ragazzi, producono danni sulle vittime gravi e duraturi a cui tutti possiamo contribuire a reagire, ascoltando, offrendo una guida su come muoversi in sicurezza, necessaria per evitare i rischi della navigazione e dei suoi processi identitari, affettivi, relazionali. Connessi è uno spettacolo interattivo in cui gli spettatori guideranno, attraverso la risposta a dei sondaggi, lo svolgimento della trama e le decisioni dei personaggi.

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Giuseppe Vignieri

C.da Santuzza
90013 Castelbuono (PA)

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